Testo e foto: Lorenzo Pavani

Capita che sei invitato ad una festa.
E allora vai.
Ce li portiamo i piccoli?
Portiamoci una maglia che stasera è freddo.
Ma i monelli ce li portiamo allora?!
Me sà che me porto ‘a Fuji.
Ma i nonni?
Famme pija n’altra batteria, và!
E va bè allora portamoseli!
E allora andiamo.
Arrivi.
Saluti.
Abbracci tutti. Anche se qualcuno l’hai visto anche il giorno prima.
E poi parli, parli, parli e ridi, ridi e ridi.
Sotto intanto il DJ và, e come và!
E allora riempi il bicchiere.
E bevi.
Chiudi gli occhi.
Li riapri e ancora saluti, baci e abbracci.
E abbracci, sorrisi e brindisi.
E bevi.
Chiudi gli occhi.
Li riapri e c’è Lulú. O era Massa? O erano i Lulú Massa?! Boh! Però Tangaccio spacca!
E ancora saluti, risa, abbracci e bevute.
E richiudi gl’occhi.
Li riapri, e hai la sensazione di essere a casa.
Ma non è quella tua.
E lo sai!
Ma certe case non hanno muri. E parlano.
Apirano.
Cuprense.
Napoletano.
Brasiliano.
Romano.
Bergamasco.
Inglese.
E per poco che quest’anno non parlava anche Senegalese!
E chiudi gli occhi….